Il modello di donazione di sangue in Friuli è stato presentato al Parlamento Europeo, riunito a Bruxelles. Una delegazione dell’AFDS provinciale di Udine è stata infatti ospite dell’europarlamentare Elena Lizzi. Ne facevano parte il presidente Roberto Flora, i vicepresidenti Mauro Rosso, Donnino Mossenta e Marco Rossi e i rappresentanti del Gruppo Giovani Luca Lacovig, Alessandro Flora e Irene Matellon. Durante la visita, i rappresentanti friulani hanno avuto anche un incontro con Deirdre Fehily della Direzione Salute della Commissione Europea.
“Abbiamo presentato chi siamo, cosa è l’AFDS, qual è la sua storia e chi sono gli oltre 50mila volontari impegnati nel garantire le cure ai malati non solo nella nostra regione, ma anche nel resto d’Italia – spiega Flora -. La nostra è una forza solidale che neppure nei momenti più bui della pandemia da Covid si è fermata e questo ha impressionato non poco i vertici dell’Unione Europea che abbiamo incontrato. Inoltre, abbiamo raccontato il nostro impegno nel trasmettere i nostri valori ai giovani, che sono la risorsa fondamentale affinché la disponibilità di sangue per gli ospedali venga garantita anche in futuro”.
Oltre alla storia e ai risultati dell’AFDS, contenuti nel libro realizzato in occasione dei 65 anni di attività che è stato donato ai vari interlocutori incontrati a Bruxelles, la delegazione friulana ha avuto modo anche di illustrare i nuovi progetti su cui è impegnata. A partire dalla maratona di 24 ore del dono di sangue, ideata proprio dai giovani dell’associazione e la cui seconda edizione è in programma a metà giugno.
“Un’iniziativa davvero unica in Europa – aggiunge Flora - e che vuole rappresentare nelle nostre intenzioni non soltanto un’occasione di promozione, ma soprattutto uno strumento per sperimentare nuove formule organizzative nella donazione alla luce dei mutamenti sociali e demografici che stanno vivendo tutti i Paesi dell’Unione”.
“Ringrazio l’europarlamentare Elena Lizzi, unica attualmente rappresentante a Bruxelles e Strasburgo della nostra provincia, come sono grato a tutti i politici che sostengono la nostra associazione e che condividono i valori che ci animano” conclude Flora.
“È stato un vero orgoglio poter raccontare un modello di volontariato che è raro trovare in altre parti d’Europa – commenta Lizzi -. Il Friuli non vuole porsi come primo della classe, ma semplicemente condividere la propria esperienza con altri sistemi sociali e sanitari, che possono così trarre spunto per un miglioramento generale dei servizi garantiti ai 448 milioni di cittadini dell’Unione Europea. Grazie a questa missione, inoltre, è stato creato un canale di relazione tra l’AFDS e i vertici non soltanto del Parlamento, ma anche della direzione competente della Commissione Europea. Un rapporto che sono sicura continuerà e che consentirà di programmare e realizzare nuove importanti iniziative”.